Bio

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Quien soy?

Energía en evolución constante.
Alguien que, confiando en la conexión de su voz con su verdadero Ser, abraza los miedos para saltar un poco cada día a lo desconocido, y así, se entrena  en esto de cumplir con su misión de ser puente en el  despertar y catalizar emociones.

Por que canto?
Es mi forma de conectar con el infinito o lo que algunos llaman fuerza creadora.

Comencé desde niña, por intuición y experimentando la mágica sensación de no sentir los pies en el suelo mientras cantaba.
Con el tiempo se transformó en una  necesidad tan vital y  visceral que si paso mucho tiempo sin hacerlo me debilito.

Descubrí que mas allá del placer y bienestar que me generan a mi, al compartirlo con los demás, esa energia se potencia tanto en mi como en quienes la reciben y así entendí que era mi propósito de vida.

Por que las Calles como escenario ?
Las calles son un desafío constante y una fuente inagotable de aprendizaje  y  entrenamiento artístico y humano .-

En las calles todo es  crudo y verdadero.-

Un lugar que te permite , conectar con las miradas de la gente y buscar transformarlas .-

Es el lugar donde es más difícil , pero a la vez más gratificante poder cumplir la misión que tenemos los artistas de ser  puentes en el despertar y canalizar emociones.

Mi camino con la mùsica :
No voy a ponerme a enumerar ni mis estudios ni mis maestros porque sería condicionar la percepción de quienes me escuchen o vean.

Lo que si puedo decir es que esa fuerza creadora ,que me lleva a cantar, es la misma  que me empuja cada año a buscar siempre nuevos caminos donde compartir y desplegar mi voz,  mas allá de los cambios y los avatares de los circuitos musicales tradicionales.

Fueron y son,  las calles de Venezia, Florencia, Roma, Trieste, Hamburgo , Berlin ,Solingen, Niza, Marsella , Avignon, Paris, Barcelona, Madrid, Sitges y Palma de Mallorca,
las que desde el año 2010 me reciben amorosamente cada verano, para escuchar y atesorar en sus esquinas los matices de mi voz.

No es casualidad que tanto mis interpretaciones como mis  canciones estén intensa y profundamente nutridas  de las diferentes culturas que fui asimilando en el  camino.

Aunque vaya al revés de las estrategias de marketing,
me parece más interesante invitar a quién haya llegado hasta  aquí , ( leyendo o viendo ) a escuchar mis canciones con a-tensión ( sin tensión) y que luego de ahi cada uno le ponga su  propia interpretación y valoración .-

No me interesa encajar en ninguna etiqueta, más bien que quien decida invertir su tiempo en escuchar, también se de el espacio para definir la sensación que le generó la escucha.

Who am I ?

Energy in constant evolution.

Someone who, trusting in the connection of her voice with her real Being, embraces her  fears, to jump into the unknown a little bit every day , and like that, she trains herself  to full fil her mission to be a bridge in the awakening and catalyzing of emotions.

Why I sing? 

It is my way of connecting with the  Infinite or what some people  call  “The creative force.”

I began as a little girl, mostly through intuition and experiencing the magic sensation of not feeling my feet on the ground while I was singing.

As years passed by it became such a vital and visceral need that I if I spend  a long period of time without doing it, I got weak .

I discovered that , beyond the pleasure and well-being that it brings to me, while sharing it with others, that energy becomes stronger both ,on me, and on the ones with whom I ‘ve shared it, so , then 

I became aware that , It, was my purpose in life .

Why  the Streets as a stage?

The streets are a constant challenge and an inexhaustible source of learning  and a huge artistic and spiritual training .

In the streets everything is raw and true.-

A place that allows you, to connect with the looks of the people and to seek to transform them .-

It is the place where it is more difficult, but simultaneously it is more gratifying  to fulfill the mission that we , artists have,  of being bridges in the awakening of emotions.

My steps  with the Music: 

I won’t make a list of my studies , nor of my mentors and teachers , for that would determine the perception of those who listen or see me. –

What I can do  say, is that this creative force, which  leads to me to sing, is the same that pushes me every year to look always for new places  where to share and to display my voice, beyond the  the changes and the disadvantages of the traditional musical circuits.

Since the year 2010, The Venetian  canals mostly, and the streets of Florence, Rome, Trieste, Hamburg, Berlin, Solingen, Nice, Marseilles, Avignon, Paris, Barcelona, Madrid, Sitges and Palma de Mallorca ,also, have been Kindly and lovingly  receiving me ,every summer, to listen and treasure in their corners ,the shades of my voice.

It is not a chance that both my songs and my interpretations are intense and deeply nourished by the different cultures that I’ ve been absorbing along my way.

Though I might go against the marketing strategies, I believe thai it’s more interesting to invite whom has already arrived here ( reading or seeing), to listen to my songs with attention and no tension , so after that, each one can elaborate their own proper interpretation and valuation.

I’ am not interested in fitting into any label, I d’ rather prefer that each one who decides to invest their  time in listening, also gives themselves the space to define the sensation that the music generated .

Chi sono ?

Energia in costante evoluzione 

Qualcuno che, fidandosi della connessione della sua voce con suo vero Essere, abbraccia le paure per gettarsi    a l’ignoto un pó ogni giorno, e così, si allena in questo di compiere la sua missione di essere ponte nel risveglio e nel catalizzare emozioni.

Per che canto? 

È la mia forma di collegare con l’infinito o quello che alcuni chiamano forza creativa.

Cominciai da bambina, per intuizione e sperimentando la magica sensazione di non sentire i piedi nel suolo mentre cantavo.

Col tempo si trasformò in una necessità tanto vitale e viscerale che se passo molto tempo senza farlo mi debilito.

Scoprii che , al di là del piacere e benessere che genera in me,  condividendolo con gli altri, quell’energia si potenzia tanto in me come in quelli che la ricevono e così capii che era il mio proposito di vita.

Per che le Strade come palco scenico? 

Le strade sono una sfida costante ed una fonte inesauribile di apprendistato ed allenamento artistico ed umano.-

Per strade tutto è crudo e vero.-

Un posto che ci permette di collegare con gli sguardi della gente e cercare trasformarli.-

È il posto dove è più difficile, ma contemporaneamente più gratificante potere compiere la missione che abbiamo gli artisti di essere ponti nel risveglio e canalizzare emozioni.

La mia strada con la musica : 

Non mi metto ad enumerare né i miei studi né i miei maestri perché sarebbe condizionare la percezione di chi mi ascoltino o vedano. 

Quello che se posso dire è che quella forza creativa che mi porta a cantare, è la stessa che mi spinge ogni anno a cercare sempre nuove strade dove condividere e spiegare la mia voce al di là dei cambiamenti e le trasformazioni dei circuiti musicali tradizionali.

Furono e sono, le strade di Venezia, Firenze, Roma, Trieste, Amburgo, Berlino, Solingen, Nizza, Marsiglia, Avignon, Pariggi, Barcellona, Madrid, Sitges e Palma di Maiorca, quelle che mi ricevono amorevolmente ciascuna estate dall’anno 2010, per ascoltare e tesoreggiare nei suoi angoli le sfumature della mia voce.

Non è casualità che tanto le mie interpretazioni come le mie canzoni siano intense e profondamente nutrite delle differenti culture che ho potuto assimilare durante il tragitto.

Benché vada alla rovescia delle strategie di marketing, mi sembra più interessante invitare a chi sia arrivato fino a qui, (leggendo o vedendo), ad ascoltare le mie canzoni con a-tensione, senza tensione, e che dopo di lì ognuno gli metta la sua propria interpretazione e valutazione.-

Non mi interessa incastrare in nessuna etichetta, piuttosto che, chi decida investire il suo tempo in ascoltare, anche si dia lo spazio per definire la sensazione che lo generò l’ascolto.